Primo ciclo di chemioterapia

4 gennaio 2021, all’ospedale ci accompagno mio suocero visto che non sapevo che tempo si perdeva, prima di recarsi al reparto di oncologia per iniziare il primo ciclo di chemioterapia, l’accompagnai in ginecologia perché doveva fare ancora una visita, un’altra ecografia. Aspettai in sala d’attesa e dopo poco venne fuori con diversi fogli in mano dicendomi:

«Dobbiamo aspettare perché vuole parlare con la dottoressa in oncologia, la massa dell’ovaio è cresciuta di altri due centimetri quasi».

Dopo circa 10 minuti la ginecologa ci chiamò e ci disse che aveva parlato con l’oncologa e la cosa da fare era cominciare subito con i cicli di chemio e che successivamente, al controllo, si sarebbe visto come proseguire.

Non si poteva perdere altro tempo, allora subito dopo ci recammo al reparto di oncologia dove la salutai dicendole

«In bocca al lupo amore mio»

Decisi di tornare a piedi verso casa mentre lei stava per essere bombardata dal primo ciclo di chemioterapia, avevo bisogno di camminare per schiarire i miei pensieri, parlare con dio e con me stesso, e fu li che decisi di fare una promessa

«Signore mio non ti chiedo un miracolo, ma solamente di far funzionare la terapia e che dopo questo periodo di lotta riesca a risolversi tutto, se ciò accade ti prometto che verrò da te a Roma, a piedi, attraversando mezza Italia. Non importa quanto ci vorrà e cosa ne comporterà, ma lo farò!»

Mi sentii fiero di questa promessa che feci, mi sentii bene dentro, acquistai fiducia e sicurezza nel futuro, mi sentii che tutto si sarebbe risolto, o almeno speravo…

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